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Attività - Targa Jean Giono - Indro Montanelli (1976)

Indro Montanelli

Nel 1976 è la volta di Indro Montanelli. Laureato prima in Giurisprudenza e poi in Scienze Sociali, frequentò a Parigi la Sorbona e l'università di Grenoble, quindi mosse i primi passi nel giornalismo: fu redattore capo della Nuova Italia quindi cronista al Paris Soir e articolista su l'Universale e sul Popolo d'Italia, inviato in Canada per Paris Soir e corrispondente da Parigi per 1'United Press. Ufficiale volontario nella Campagna d'Abissinia, divenne popolare con il XX Battaglione Eritreo cui seguirono Guerra e Pace in Africa Orientale e Ambesà. Lettore di Letteratura italiana all'Università di Dorpart, in Estonia, divenne collaboratore del Corriere della Sera alle soglie del secondo conflitto mondiale.

Ma Montanelli non può essere tutto e soltanto concluso nelle lunga esperienza giornalistica. Egli si è cimentato nei principali rami della letteratura; dalla narrativa al teatro, dalla saggistica alla storia, dalla biografia alla ritrattistica: da Giorni di festa al ripudiato Primo Tempo, da Guerra e Pace in Africa Orientale a I cento giorni della Finlandia, dalle commoventi pagine di Qui non riposano ad Andata e ritorno a Il buon uomo Mussolini a Il Generale Della Rovere.Le sottigliezze scaltrite del ritrattista scanzonato rendono indimenticabili i suoi "Incontri", una decina di titoli, da Pantheon interiore a Tagli su misura. Alla scena Montanelli ha dato l'apporto di giovanili atti unici (L'idolo e L'illustre cittadino, Resisté e Evviva la dinamite) ma, soprattutto, ha reso la drammaticità della realtà contemporanea in I sogni muoiono all'alba, in Kibbutz e nel Generale Della Rovere.

Indro Montanelli ha però anche quello che lui chiama "l'hobby della storia"; non si considera uno storiografo nel senso accademico ma è lusingato che i maggiori studiosi gli abbiano riconosciuto il merito d'avere - nel lungo arco di una ventina di volumi - dalla Storia di Roma a L'Italia di Giolitti a L'Italia in camicia nera, avvicinato alla storia milioni di italiani: il suo orgoglio e la sua umiltà stanno nel considerarsi un divulgatore. Nel 1974 ha fondato il Giornale Nuovo; quasi non bastasse, Montanelli s'è assunto anche il gravoso impegno di frequenti commenti ai "fatti del giorno" da Tele Montecarlo, trasferendo, nell'immediatezza del dialogo televisivo, le stesse caratteristiche del suo tagliente stile letterario.

Le brevi note biografiche sono limitate al periodo precedente l'assegnazione della Targa Elenco Premiati