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Attività - Targa Jean Giono - Luigi Barzini (1980)

Luigi Barzini

Nel 1980 la Targa viene attribuita a Luigi Barzini. Nato a Milano nel 1908, Luigi Barzini Junior, è figlio di Luigi Barzini, il più celebre giornalista italiano della sua generazione. Formatosi negli Stati Uniti, dove si laureò alla Columbia University a New York, e cominciò il "mestiere" come reporter al "New York World".

Dal 1931 al 1940, quando venne condannato al confino per antifascismo, è stato inviato speciale del "Corriere della Sera". Fondò e diresse, nell'immediato secondo dopoguerra, il giornale "Il Globo"; diresse quindi un quotidiano politico, "Libera Stampa" e un grande settimanale a rotocalco. Ha collaborato al "New York Times", allo "Harper's Magazine" di New York, al londinese "Encounter", al "Monat" di Berlino, a "Il Giornale Nuovo", e al "Corriere della Sera".

Barzini non è però soltanto l'inviato speciale che con misura e ironia ha spiegato a milioni di lettori, attraverso le pagine di quotidiani e periodici, l'attualità. è soprattutto un saggista, e finissimo, che va in profondità, che "vive dentro", che lavora ogni realtà esterna con personalissimi modi d'interpretazione.

La molteplicità dei suoi punti di riferimento e la frequentazione con culture diverse gli hanno consentito una panoramica da maggiore altezza sugli avvenimenti quotidiani, ricondotti sempre - nei suoi libri - al quadro storico e al "carattere" del Paese di cui parla. Barzini ha saputo spiegare l'Italia agli italiani, l'America agli americani e l'Europa agli europei.

I suoi saggi, tradotti in numerose lingue, hanno avuto un grande successo: da New York (1931) a Gli americani sono soli al mondo (1952), al notissimo O America (1977), per restare nell'ambito statunitense, e, sul proprio Paese, da Gli Italiani (1965), che ottenne negli States straordinaria fortuna, a L'Antropometro italiano (1973). Né vanno dimenticati i saggi più strettamente politici (Barzini fu anche eletto deputato liberale a Milano nel 1958, poi nel 1963 e nel 1968), da I comunisti non hanno vinto (1955), a Mosca Mosca (1960) e L'Europa domani mattina (1964).


Le brevi note biografiche sono limitate al periodo precedente l'assegnazione della Targa Elenco Premiati