More Website Templates @ TemplateMonster.com - November 14, 2011!

Attività - TeAtralogia

Teatro Voghera

"Teatralogia - Una poltrona per quattro" è il nome attribuito alla breve stagione teatrale organizzata dal Rotary Club Voghera, in collaborazione con il Comune di Voghera e la SOMS.

Grazie alla dedizione di alcuni nostri soci ed al supporto dell'Assessorato alla Cultura del Comune, abbiamo voluto così rimediare alla mancanza di una stagione teatrale nella nostra città. La rassegna ha però soprattutto lo scopo di raccogliere fondi da destinare a famiglie vogheresi in difficoltà economiche.

La particolarità dell'iniziativa sta nell'aver trovato una convergenza di intenti fra il Comune di Voghera, che per ragioni di disponibilità finanziaria quest'anno non era in grado di offrire la stagione teatrale ai propri cittadini, e l'iniziativa del Rotary, che ha coniugato una possibilità di sostegno e di sviluppo culturale con un intento benefico.

Gli spettacoli saranno messi in scena a cura dell'Associazione Culturale "Chi è di scena", secondo il seguente programma:

Giovedì 9 gennaio 2014, ore 21.00:

"Se io fossi come te, tu non mi vorresti".

di Serena Sinigaglia

con Silvia Giulia Mendola, Elena Rolla, Pasquale Di Filippo.

La serata inaugurale del 9 gennaio, dall'originale titolo "Se io fossi come te, tu non mi vorresti", vede esibirsi sul palcoscenico tre interpreti: Pasquale Di Filippo, apprezzato attore di teatro, Silvia Giulia Mendola, giovane attrice e regista già pluripremiata, ed Elena Rolla, ballerina e coreografa torinese tornata in Italia dopo un'intensa attività a Lione e Londra. Il testo, inteso ed indagatore, è di Serena Sinigaglia, regista milanese formatasi alla Scuola d'arte drammatica "P. Grassi", fondatrice e direttore artistico dell'A.T.I.R. - Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca, e direttore artistico del Teatro Ringhiera a Milano.

La trama si dipana fra i meandri del rapporto di coppia, in un dialogo che alterna la parola ad una comunicazione che si muove su di un piano più profondo, inesprimibile verbalmente. Una casa isolata, in montagna; un uomo e una donna chiusi a chiave dentro la casa. Intrappolati. A confronto, finalmente: niente scuse, niente scappatoie. Soli e isolati dal mondo, si parlano, lasciando emergere domande semplici per risposte difficili. La forza fisica, la violenza verbale, la soggezione culturale, il conformismo, la confusione di ruolo, i ruoli...parlano...

Una bufera atmosferica, fuori; dentro, una tempesta, altrettanto impetuosa ed irrefrenabile. Ma l'ora dei chiarimenti scocca ormai inesorabile.

Giovedì 6 febbraio 2014, ore 21.00:

"Antropolaroid".

di e con Tindaro Granata.

Tindaro è un nome proprio originale, che porta in sé il segno di una terra antica: sa di storia, di fede, di devozione, di lotta ma profuma anche di agrumi, del sole e del mare della Sicilia. Nato 35 anni fa a Tindari, un piccolo paese in provincia di Messina dove sorge il Santuario della Madonna Nera, il giovane attore Tindaro Granata interpreta un monologo che intreccia la storia della sua famiglia con le vicende ed i fatti di cronaca che hanno lasciato una pesante impronta sulla sua terra. Il racconto, intenso ed inquieto, a tratti cupo ed al tempo stesso struggente, non manca di suscitare il sorriso nella caratterizzazione delle "variopinte" figure che si susseguono velocemente sul palcoscenico. Non è, infatti, una narrazione tradizionale a dipanare il corso degli eventi: sono gli stessi personaggi, che Tindaro interpreta in una metamorfosi continua, a parlare di sé e fra loro, scomponendo il meccanismo del racconto classico per ricostruirlo come un mosaico attraverso le tessere della propria vita. "Antropolaroid", questo il titolo della rappresentazione che andrà in scena il prossimo giovedì 6 febbraio all'Arlecchino, è un album di istantanee rubate, che parlano degli uomini e della vita e recuperano la memoria trattenuta in un flash. La creazione teatrale che ne deriva è un racconto grezzo di poesia popolare che recupera la tradizione antica del "cunto", ovvero del racconto della buonanotte che gli anziani intessevano per i più piccini per farli addormentare o per dimenticare per un'ora la propria solitudine. Per il suo lavoro originalissimo che trova un parallelo nell'arte di Charlie Chaplin, Tindaro Granata, che oltre ad esserne l'unico interprete ne è anche autore, ha vinto il Premio della giuria popolare della "Borsa Teatrale Anna Pancirolli" nel 2010, il Premio "ANCT" dell'Associazione Nazionale dei Critici nel 2011 ed il Premio Fersen in qualità di "Attore Creativo" nel 2012.

I suoni ed il linguaggio sono quelli della Sicilia più vera, della sua gente ma questo non deve impensierire il pubblico: la pratica fatta seguendo gli episodi televisivi di Montalbano ed un brevissimo ripasso leggendo i libri Camilleri saranno un esercizio più che sufficiente per non perdersi nemmeno una parola!

Giovedì 13 marzo 2014, ore 21.00:

"Giovanna d'Arco".

di Maria Luisa Spaziani

con Elisabetta Pozzi.

Un'autrice penetrante: Maria Luisa Spaziani; un'eroina appassionata: Giovanna d'Arco; un'interprete fra le più sensibili del panorama teatrale italiano: Elisabetta Pozzi. Un trio di primedonne per portare sulla scena una pagina della storia di Francia che ha affascinato, nei secoli, letterati e poeti, studiosi e musicisti, drammaturghi e registi. Il testo della scrittrice - sei canti in ottave di endecasillabi senza rima ed un epilogo - esalta la leggerezza incisiva della fanciulla guerriera, in un gioco continuo tra l'umano ed il divino, calato nella forma immediata e diretta del romanzo popolare: un racconto che pare uscito dalla bocca dei cantastorie di piazza, mantenendone tutto l'incanto e la forza intrinseca della narrazione, tanto che, in ogni momento, pare di essere seduti accanto alla protagonista ad ascoltarla.

Andrea Chiodi firma la regia di questo spettacolo andato in scena per la prima volta l'estate scorsa al Festival Sacro Monte di Varese. Sulla scena, insieme ad Elisabetta Pozzi, si muovono Simonetta Cartia e Francesca Porrini, mentre le musiche evocative composte da Daniele D'Angelo sottolineano le immagini poetiche che si compongono sulla scena.

Giovedì 10 aprile 2014, ore 21.00:

"Cinema Sprint Company.
Film in carne e ossa".

di e con Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola.

Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola propongono al pubblico una esilarante carrellata di generi cinematografici (dalla commedia romantica al film horror passando per l'avventura e il thriller) passando in successione da un film all'altro e da un personaggio ad un altro, travolgendo e trasportando lo spettatore in un mondo fatto di gag surreali, situazioni demenziali, dialoghi acrobatici e giochi di parole la comicità risiede nella serietà con cui i due intessono dialoghi e monologhi dalla logica illogica e dalla naturalezza con cui vivono le loro vite sregolate.

Cinema e Teatro Arlecchino Voghera

Via XX Settembre, 92
Voghera
Tel. +39 038 3648124